Le forze dell’ordine oggi

Sempre più spesso noto che esiste una fascia di persone che sono “schierate contro” le FFOO (forze dell’ordine). Basta recarsi la domenica in certi stadi per rendersene conto per non parlare delle discussioni che si tengono nelle scuole dai medesimi soggetti. Uomini e donne che quotidianamente trascorrono il tempo a salvaguardarci sono addirittura odiati e accusati di pretendere il biglietto allo stadio, di pretendere che sia stata pagata l’ assicurazione ecc… Quindi accusati di svolgere il proprio dovere. C’è chi poi esclama: < ma non fanno nulla dal mattino alla sera>, e per questo basterebbe consultare quotidianamente i siti ufficiali (che riportano le ultime operazioni e attività eseguite ), per rendersi conto dell’ottimo operato che i nostri corpi svolgono. Inoltre a ciò si aggiunge anche la superficialità con la quale ci si “crede” di conoscere le nostre forze dell’ ordine.

Oltre gli interessati, pochi sanno che la polizia penitenziaria  ( non secondini o guardie carcerarie o agenti di custodia come hanno riportato alcuni) può eseguire perquisizioni, contestazioni stradali e arresti così come la polizia municipale. Il corpo forestale dispone anche di reparti che supportano l’autorità giudiziaria quali il NIPAF ( Nuclei Investigativi Polizia Ambientale e Forestale) , l’Arma dei carabinieri dispone anche di un nucleo di tutela culturale, la guardia di finanza non si occupa solo di verificare la presenza di “scontrini” e “bollette pagate” ma anche di controllo della frontiera, di reati telematici e di indagini sulla criminalità organizzata.

E’ superficiale definire i carabinieri e la polizia di stato “guardie”e la polizia municipale “vigili urbani”, quando il termine “polizia” indica una serie di mansioni e competenze. Se si vuol esprimere un’opinione sulle attività svolte da suddetti soggetti bisogna anche conoscere tali soggetti, altrimenti si rischia di far mostrare quel che non sono. Attualmente si sta dando anche eco al problema dei suicidi dei detenuti, del sovraffollamento dei penitenziari e delle sanzioni cui questo ci porta, ma sarebbe opportuno anche sottolineare le condizioni –potremmo definirle di stress? – cui sono sottoposti gli agenti penitenziari. L’ultimo suicidio si è verificato pochi giorni fa a Lecce, basta consultare il sito del LISIAPP (Libero Sindacato Appartenenti Polizia Penitenziaria), 6 suicidi nel 2012, per un totale di 92 suicidi in 10 anni! quasi 1 all’anno.

Il sito propone anche una soluzione, quella di dotare i penitenziari di psicologi che “aiutino” il personale soggetto a situazioni di tensione. Per una volta vogliamo renderci conto che anche le nostre forze di polizia sono vittime? certo, una notizia risalta di più se si riporta in prima pagina “Poliziotto spara un ragazzo” ed è subito scalpore, si punta il dito contro le istituzioni, contro lo Stato, ma quando avviene il contrario? ci si limita esclamando: <capita, è comune che un criminale spari ad un poliziotto>. Queste opinioni nascono perché ci si crede che un agente di polizia sia un santo, ma  chi ha la divisa con tanto di arma e qualifica non è un santo, è sempre un uomo, un essere capace di sbagliare, una persona identica a noi altri, ricordo che non è l’abito che fa il monaco. Tutti sbagliano, compresi i nostri angeli.

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