Come catturare l’angelo custode (e poi liberarlo)

" TRAPPOLA PER ANGELI "

 

Meglio dell Air Bag, più sicuro dell’ABS. E’ l’Angelo Custode, piumosa e affascinante leggenda cristiana.

Facile da far funzionare, basta pensare le prime righe della famosa preghiera: " Angelo di Dio che sei il mio Custode….." e Lui entra in azione.

Dal sesso sempre adatto alle circostanze e, soprattutto, sempre presente, sempre pronto a tirarci fuori dai pasticci anche contro la nostra volontà.

La letteratura cristiana è piena di vari modelli di Angeli Custodi ma è L’Islamismo che propone l’immagine più affascinante

e di più ampio respiro. Secondo questa dottrina L’Angelo Custode sarebbe la nostra proiezione in positivo, sarebbe tutto quello che noi vorremmo e potremmo essere. Come dire che i vostri Angeli Custodi sono tutti molto ricchi e sono fidanzati con gli Angeli Custodi di Valeria Marini e di Eros Ramazzotti. Fatte queste debite premesse, passiamo all’esecuzione dello Esercizio del sentimento detto :

 

" Catturiamo il nostro Angelo Custode ".

 

Catturarlo per osservarlo e quindi, visto che è una nostra proiezione ideale, per capire meglio come siamo fatti noi.

Per catturare un Angelo Custode di genere femminile è consigliabile agire di mattina presto.

Mentre ci si insapona il viso per radersi spostare, con un rapido tocco, lo specchio dell’armadietto in modo che lo specchio di sinistra e quello di destra si specchino tra loro.

Vedrete il vostro viso moltiplicato per un numero infinito di volte ma, tra i tanti visi, se osserverete bene ne scorgerete uno che non avete mai visto.

E’ lei, è l’immagine del vostro Angelo Custode che, proprio in quanto solo immagine, non può scappare ed è rimasta intrappolata tra i due specchi che se la rimandano vicendevolmente. Un Angelo Custode maschio invece è facilmente catturabile tra i due specchi dell’armadio, mentre provate se la gonna vi scende bene. Osservateli bene, capire come sono fatti significa conoscere noi stessi, le nostre massime potenzialità, il nostro miglior futuro, ma è anche vero il contrario.

Conoscere noi stessi significa conoscere il nostro Angelo e allora: Prendete carta e penna e sistematevi in un luogo tranquillo.

Scrivete quali caratteristiche dovrebbe avere il vostro Angelo Custode. Cominciate la descrizione a grandi linee ma poi scendete pure nei particolari, siate pignoli in questa ricerca che solo voi potete condurre. Sia che usiate il sistema del doppio specchio, sia che preferiate la ricostruzione letteraria, ricordatevi che alla fine dello studio, l’Angelo va lasciato libero, sempre e comunque, perché la sua libertà significa la vostra libertà e viceversa.

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