Esercizio di elemosina

Questo Esercizio serve per mettere in dubbio la nostra
capacità di fare buon uso:
                              – Del danaro
                                        – Del tempo
                                        – Della nostra immaginazione
 
1) 55 Euro
2) Un mendicante
3) Un bel sole
4) Coraggio
     ( tanto )
 
 
 
 
 
 
 
 
 

E’ opportuno che sia una bella giornata.

Una bella luce solare favorisce l’ottimismo e il desiderio dell’esplorazione.
Se così è, non esitate. Uscite di casa, a piedi, e con 55 euro in tasca.
Una banconota da 5 euro e una da 50 e niente altro. E’ importante che non portiate con voi nessuna carta Bancomat, carta di credito e neppure una monetina.
Potete scegliere a caso un qualsiasi itinerario purché, non approfittiate di questa passeggiata per fare commissioni o sbrigare impegni. E ricordatevi anche che avete in tasca dei soldi contati e che quindi non potete acquistare giornali, prendere caffé e così via.
Quando vi sentirete rilassati sarà ora che incominciate a cercare un mendicante.
Il portone di una chiesa o un crocevia affollato sono angoli privilegiati per un incontro di tal genere ma questo potete deciderlo voi o il caso.
Il necessario è che cerchiate non qualcuno che abbia l’apparenza di un mendicante, ma qualcuno che, per voi, sia veramente un mendico. Dovete essere convinti che sia costretto dal bisogno e, osservarlo quando crede di non essere visto, è il sistema migliore per capire se avete trovato chi cercate. A questo punto avvicinatevi, riflettete sul fatto che state per risolvergli qualche problema e dategli la banconota da 5 euro.
Attendete il suo ringraziamento o soltanto il suo sguardo, poi allontanatevi fino a nascondervi al suo sguardo e raggiungete il primo cestino dei rifiuti o il primo cassonetto.
Tirate fuori di tasca la banconota da 50 euro e guardatela per un attimo. Strappatela in mille pezzettini e gettatela tra i rifiuti.
Non esitate, fatelo.
 
Ora potete raggiungere, con molta calma, una panchina o un qualunque posto dove ci si possa accomodare in tranquillità.
A costo di sfiorare la noia è bene ricordarsi ancora una volta che non avete neanche un soldo in tasca ( a proposito, da quanto tempo non vi capitava ? ) e che quindi vi sono preclusi tutti gli usuali posti a pagamento. Una volta accomodati cominciate a pensare che:
 
A) Non avete compiuto nessun atto di violenza psicologica nei confronti del mendicante, non vi ha visto strappare i 50 euro e, anzi, è stato contento di quanto gli avete dato.
B) Il danaro era vostro e ne avete fatto quello che volevate.
 
Ma è probabile che, a questo punto, sia in atto uno scontro, violento e dirompente come tutte le guerre che non hanno spettatori.
Siete inciampati nel vostro senso morale oppure nel vostro senso logico.
Eppure non sarà la prima volta che gettate danaro.
 
C) E’ bene che riflettiate, con calma e onestà, su cosa ci sia di diverso ora rispetto a tutte le altre volte che avete buttato del danaro, molto più danaro.
 
D) Fate l’ipotesi di ripetere l’esercizio mettendo il tempo al posto del danaro, cioè dedicando pochissimo tempo ad una cosa importante e meritevole e tanto tempo ad una cosa inutile se non addirittura dannosa. ( L’avete già fatto qualche altra volta ? )
 
Riflettete su questi quattro punti per tutto il tempo che volete ma fatelo con calma. Cogliete l’occasione, non ci capita spesso di indugiare su questi temi.
Alla fine dei vostri pensieri l’esercizio sembrerà proprio terminato.
 
OSTACOLI
 
Ma forse non uscirete mai con 55 euro in tasca in una bella giornata di sole. Forse non lo farete mai questo esercizio o non ne sarete neppure tentati.
Probabilmente state per chiudervi nella convinzione di conoscere in anticipo le vostre reazioni e anche di poter risparmiare quei 50 euro.
Ma non è strano che i vostri risparmi comincino proprio da questa banconota e proprio oggi ? La verità è che il vero scopo di questo esercizio è anche quello di dimostrare che la pigrizia mentale spesso spinge ad accettare passivamente qualunque affermazione senza sperimentarla.
Come dire che spesso rinunciamo a conoscere ciò che si può comodamente immaginare ( e infatti la nostra immaginazione non ha limiti, esattamente come la nostra pigrizia ).
E pensare che l’immaginazione dovrebbe servire a procurarci nuove occasioni di coinvolgimento, non motivi di rinuncia.
L’esercizio mirava a dimostrare anche questo ma lascia aperta la possibilità che voi decidiate che vi conviene provare e allora non vi resta che affacciarvi alla finestra e ammettere che oggi è una bella giornata di sole, anche se piove.

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