Guida alla lappatura e lucidatura di un dissipatore per CPU e scheda video

Introduzione

Sicuramente molti di voi sanno perfettamente che per ottenere una trasmissione ideale del calore dal precessore al dissipatore è necessario l’utilizzo di una pasta termoconduttiva. Questo perchè le superfici di appoggio, anche se sembrano perfettamente liscie, presentano micro solchi e imperfezioni che influiscono non poco nella dissipazione.

Tuttavia, la suddetta pasta ha proprietà isolanti, al contrario di come si può pensare. Meno se ne usa meglio è quindi. Viene utilizzata in quanto buona alternativa al metallo liquido.

L’ideale quindi sarebbe avere una superficie perfettamente liscia senza quindi colmare le irregolarità con la pasta. Ciò non è possibile, ma è possibile ridurre al minimo queste irregolarità attraverso la LAPPATURA e lucidatura.

ATTENZIONE, DURANTE LA LAVORAZIONE POTRESTE DANNEGGIARE IL VOSTRO DISSIPATORE, NONCHE’ PERDERNE LA GARANZIA. PERTANTO SE NON SIETE SICURI O NON AVETE UNA MANO FERMA VI CONSIGLIO DI LASCIAR PERDERE.

Qual’è il vantaggio? Ma naturalmente una diminuzione delle temperature.
Ma non via aspettate miracoli, il guadagno sarà nell’ordine di pochi gradi, pertanto se avete grossi problemi di temperature probabilmente non sarà questa la cura.

Cosa ci serve

Ecco quindi tutto il materiale che occorre per far specchiare il vostro dissipatore:

– 1 foglio di carta abrasiva da 400
– 1 foglio di carta abrasiva da 600
– 1 foglio di carta abrasiva da 800
– 1 foglio di carta abrasiva da 1200
– 1 foglio di carta abrasiva da 2000*
– nastro isolante o carta gommata
– 1 barattolo o tubetto di pasta abrasiva
– 1 lastra di vetro/specchio*
– Guanti
– 1 pennarello
– Polish o Sydol*
– 1 piano di appoggio stabile
– Olio di gomito e tanta pazienza

*materiale facoltativo ma consigliato se si vuole fare un lavoro assolutamente perfetto

potete trovare il tutto in qualsiasi negozio di ferramenta o fai da te a meno di 10€ (ad eccezione degli oggeti con l’asterisco che potrebbero essere più complicati da trovare)

Lappatura

Procediamo dunque:
Inanzitutto esaminiamo bene il nostro vecchio dissipatore. Dopo svariati montaggi noteremo diverse striature e macchie, nonchè solchi (alcuni dei quali percepibili anche al tatto).

Bene, ripuliamo per bene ogni minimo residuo di pasta termoconduttiva (magari con un po’ di alcool) e cominciamo.
Fissiamo bene sul notro piano di appoggio il foglio di carta abrasiva da 400 con del nastro isolante o carta gommata o altro (basta che si regga bene). In genere può andare bene qualsiasi piano, purchè sia perfettamente STABILE e sia LISCIO, evitiamo quindi il bancone di lavoro del nonno).

Se proprio vogliamo fare un lavoro perfetto utilizziamo una lastra di vetro come base, in quanto perfettamente liscio (non è necessario però).
Prima di cominciare a sfregare è consigliabile tracciate delle linee sul dissipatore con un pennarello.
Bene, accorciamo le maniche e cominciamo: posiamo il dissipatore sulla carta e cominciamo a sfregarlo facendo un movimento circolare o meglio ancora a forma di “8”. Facciamo molta attenzione ad applicare una pressione omogenea e non troppo elevata (giusto il peso del dissipatore più quello della mano morta).

Non abbiate fretta, il lavoro all’inizio va fatto lentamente, soprattutto con la carta da 400 che è molto ruvida e crea più attrito. Se volete potete aiutarvi con una goccia d’olio per diminuire l’attrito (ho detto una goccia!).
Continuiamo a fregare per una decina di minuti o fino a quando le linee tracciate in precedenza (se le avete fatte) non scompaiono.
Dovreste aver ottenuto una cosa del genere;

La sensazione è quella di aver peggiorato le cose ma non abbiate paura, è solo l’inizio.
Ripetete lo stesso procedimento con la carta da 600 e da 800.
A questo punto dovreste notare dei miglioramenti, sparisce la paura iniziale di aver rovinato irrimediabilmente il dissipatore. Procedete con la carta da 1200 infine.
Una volta completato anche quest’ultimo passaggio avremo finalmente una superficie molto più liscia e quasi a specchio. Rimangono tuttavia le lineette, ma questa volta sono molto meno profonde.

La lappatura è completa. Volendo potrete montare il dissipatore direttamente così. Certo non è proprio il massimo esteticamente, ma l’aspetto funzionale c’è. Per chi invece non si accontenta e vuole di più può passare alla LUCIDATURA.

Lucidatura

Si inizia come si è finiti prima, ovvero fissando sul nostro piano di appoggio la carta abrasiva da 2000 e cominciando a sfregare nel modo che conosciamo.

ATTENZIONE: data la scarsa reperibilità di questa carta abrasiva, potete anche saltare il passaggio e passare direttamente ad applicare la pasta.

Prendete quindi una spugnetta o meglio ancora un batuffolo di cotone, metteteci un po’ di pasta e cominciatela a sfregare in maniera circolare sulla superficie del dissipatore applicando una certa pressione per una decina di minuti. Infine ripulite il tutto e applicate il Polish o il Sydol (due prodotti per lucidare) nella stessa maniera della pasta abrasiva per ottenere finalmente il famigerato effetto specchio.

Il dissipatore è perfettamente lappato e lucidato, rimontatelo applicando sempre un po’ di pasta termocunduttiva e godetevi il vostro meritato calo di temperature (ma ripeto, non attendetevi miracoli).

Stesso procedimento può essere eseguito sull’heatspreader del processore, ma in questo caso l’operazione è molto più rischiosa, oltre ad invalidare la garanzia a causa della cancellatura delle sigle. Non quindi è assulutamente consigliato farlo, come non è consigliato scoperchiare il processore in quanto è una operazione estrememente difficile e rischiosa e in alcuni casi non è nemmeno possibile (e se fatta male può comportare la rottura irreparabile del processore, o anche un infortunio grave all’operatore durante l’operazione di scoperchiamento).
Pertanto i processori è meglio lasciarli così.

Una risposta

  1. Jacopo ha detto:

    Ottima guida! Complimenti 🙂 🙂 è la più completa!!!

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