Tommaso d’Aquino

Tommaso d’Aquino scrive nella "summa teologica" la sua metafisica. Vi è una parte tutta dedicata ad essa, infatti.
Tommaso pone una differenza tra ente logico e ente reale. Apre la sua indagine facendo una prima riflessione sul significato linguistico e lessicale.
Per Tommaso l’ente e l’essenza sono le cose fondamentali dell’intelletto. Poi divide l’ente in reale e logico. Quello reale è presente anche nella realtà, e si rifà alle categorie dell’essere. È quindi sia un concetto che una cosa effettivamente presente nella realtà. L’ente logico è invece tutto ciò che viene espresso in una proposizione affermativa, un "giudizio analitico" a priori, anche se questo non è necessariamente presente nella realtà.

 Tommaso dice che si può parlare di essenza solo a riguardo dell’ente reale.
L’essenza è ciò che una cosa è, è una sintesi tra forma e materia. L’essenza si distingue a sua volta in essere (esse) e l’actus essendi.
Quindi un ente reale è sia essere che atto di essere. Il passaggio da essere ad atto di essere è contingente, al contrario di Dio dove l’actus essendi è per forza necessario. Infatti l’esse è potenza, mentre l’actus essendi è atto.
La conoscenza logica di una realtà, non implica automaticamente la conoscenza della sua realtà.

 

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