Magistro di AAMS intervistato sul poker live

Il direttore generale dei Monopoli di Stato è stato intervistato dal quotidiano Avvenire in merito al futuro del poker live in Italia. Un movimento che conta migliaia di appassionati, in attesa ormai da più di tre anni che il loro gioco preferito venga regolamentato.

Dalle dichiarazioni di Magistro, pare che l'attesa sia destinata a continuare almeno fino al 2014. Mentre il gioco del poker online è stato autorizzato sulle poker room dotate di regolare licenza AAMS, per quanto riguarda il live le tanto agognate licenze si faranno attendere ancora parecchi mesi.

Sono troppi i problemi da risolvere. Infatti, il poker giocato su internet è soggetto a strettissimi controlli, chiunque per poter giocare deve inviare alla poker room i documenti d'identità, con tanto di codice fiscale, onde evitare che i minori possano essere coinvolti. Inoltre tutte le puntate al tavolo verde online sono tracciate e su ogni spicciolo che si gioca sono detratte in automatico le tasse da versare allo Stato. Non solo, presto le poker room online saranno dotate di software in grado di stabilire se qualche utente sta giocando troppo frequentemente, in quel caso il suo account potrebbe essere addirittura bloccato, questo per prevenire eventuali ludopatie.

Nel poker live le cose si complicano. I controlli infatti sono difficili da approntare, basta la complicità di un gestore poco serio per venire meno ai requisiti di sicurezza necessari per poter esercitare il gioco dal vivo. Anche se ormai si sa che i problemi di dipendenza dal gioco, irregolarità varie e gioco minorile non riguardano il mondo del poker Texas Hold'em, bensì i giochi ritenuti 'compulsivi' come slot machines e Vlt; ogni cautela è d'obbligo. Molto probabilmente si sta solo temporeggiando per passare la patata bollente della legalizzazione del poker live al prossimo governo.

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