Il bambino
Mia madre me ne ha parlato due anni fa e mio padre mi ha confermato che facevo davvero queste cose. Personalmente non me ne ricordo, anche se sembra familiare.
Quand’ero troopo piccolo per ricordatmene, a quanto pare sedevo spesso nel salotto della nostra casa dell’epoca e guardavo il muro, silenziosamente e pazientemente. Non era sempre lo stesso muro, e quasi mai lo facevo di notte (a quanto pare dormivo molto). Non ero un bambino molto rumoroso, ma mia madre e mio padre notavano quando mi sedevo a guardare il muro. Mi chiedevano cosa stessi guardando.
"Gli angeli neri" rispondevo. "Gli angeli neri sono qui".
Ora, io sono stato cresciuto in una casa in cui non ti insegnano a chiamare una persona con la pelle scura "nero", (in effetti non ne abbiamo mai nemmeno parlato) quindi dubito che si trattasse di quello.
Non c’era mai nessun addobbo o quadro di alcun genere sui muri, e apparentemente stavo fissando un qualche spazio vuoto dinanzi al muro. Ho chiesto a mia madre se fosse possibile che io stessi guardando a qualcosa, uno’ombra o un insetto, qualcosa per cui non avevo ancora un nome, ma mi ha detto che non era possibile. Raggiunta l’età di quattro anni, ho smesso completamente.
Ogni volta che cerco di ricordare, riesco soltanto a figurarmi una sorta di timbro ad inchiostro nero di un angelo come quelli che si vedono nelle chiese, anche se so che potrebbe essere solo frutto della mia attuale immaginazione. Quello che mi disturba di più è il fatto che voglio spaere perchè i miei genitori (un professore di psicologia e un’infermiera) non hanno mai dato peso a ciò che dicevo. Anche se me ne hanno parlato recentemente, è stato un fatto puramente casuale, come se non fosse stato niente d’importante. Ho una fervida immaginazione, ma anche uno stretto senso del legame che esiste tra sogni e realtà.
Cosa diavolo mi stava osservando da bambino? E soprattutto… lo sta ancora facendo?