La bambina
Sono andato in vacanza in una località lacustre vicino a casa mia un paio d’anni fa. Fottutissimo errore.
Stavo dirigendomi a nord per pescare o cacciare un po’, quando ho deciso di fermarmi in qualche anonima cittadina per la notte. Appena sistemata la mia roba in un pulcioso motel sono uscito sulla strada principale per vedere se ci fosse qualcosa di interessante da fare.
Ho trovato questo piccolo Jazz club. Come ve lo immaginereste, fumoso, poco illuminato e roba così. C’era un piccolo palco. Dopo un po’ ho notato una bambina, seduta nell’angolo, a testa bassa, evitata da chiunque. Ho fatto un paio di domande al barista, e mi ha detto solo "C’è una buona ragione se tutti stanno lontani". Dato che sono molto furbo non l’ho ascoltato. Mi sono avvicinato e ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa, se stava bene. Non mi ha risposto.
Poi le ho chiesto di guardarmi in faccia.
Aveva degli occhi molto belli. E’ quello che ho pensato prima che tutto piombasse in un mortale silenzio. La musica si era fermata, nessuno parlava più e io stavo guardando una sedia vuota.
La bambina adesso era sul palco. Ha detto solo due cose, con un sorriso che poco aveva di umano e che strideva col resto del suo volto.
"Prega per la luce del giorno. Prega perchè venga il mattino"
A quel punto ho dovuto portare il mio culo fuori da quel posto. Non sono nemmeno riuscito a prendere la mia macchina. Ho corso fino alle prime luci dell’alba.
Non tornerò mai più in quel fottutissimo posto.