La dipendenza da Internet

La Modernità e lo sviluppo sempre più massiccio delle nuove tecnologie ha permesso all’uomo di raggiungere importanti traguardi. Grazie soprattutto allo sviluppo di nuove tecniche di comunicazione, l’uomo è riuscito ad abbattere le distanze e a guadagnare tempo: attraverso soprattutto l’uso di Internet, possiamo facilmente diffondere le nostre idee e venire a conoscenza delle idee di coloro che stanno a migliaia di chilometri di distanza da noi. Certo, la comunicazione-via-computer (computer mediated communications, CMC) è certamente uno dei più sensazionali traguardi raggiunti dall’uomo moderno. Internet: grande risorsa, senza dubbio. Internet: grande trappola, se non usato correttamente e con la dovuta attenzione. Internet: la droga del XXI secolo.

Internet può costituire infatti un comodo quanto pericoloso rifugio dentro il quale riversare e sfogare tutte le proprie debolezze e insicurezze. Il Web offre la possibilità di visitare e scoprire dei “fantastici luoghi virtuali” dove incontrare facilmente interessanti persone: le chat rooms sono ad esempio diventate uno dei luoghi virtuali dove più facilmente si possono scambiare opinioni e idee, conoscere nuove persone, e anche innamorarsi. Internet può costituire anche una grande vetrina dentro la quale poter ricercare oggetti da acquistare, sia nuovi che usati (chi non conosce eBay?!). Internet offre la possibilità di trovare persone (players) con cui giocare a distanza (i famigerati games on line). Sempre di più la nostra vita abbandona la consueta quotidianità per riversarsi nel “fantastico mondo” offertoci dalla Rete. Il tempo trascorso davanti al pc stà diventando sempre maggiore, a discapito della vita vissuta nell’ormai “noioso” Mondo Reale. L’uomo stà progressivamente abbandonando il concetto di Sé, per rifugiarsi in quell’entità virtuale denominata Nickname, o Avatar. Ormai viviamo sempre più intensamente la nostra vita virtuale, e lasciamo solo poche energie per la “vecchia” vita di tutti i giorni. Disinteresse sempre maggiore per la quotidianità e per la vita reale; interesse sempre più grande per la Second Life offertaci dalla Rete.

Attenzione però: di Internet ci si può ammalare. L’uso sconsiderato delle potenzialità di Internet può condurre a quel tipo di disturbo denominato Internet Addiction Disorder (IAD), ossia ad una vera e propria forma di dipendenza dal mondo virtuale propinatoci dal Web attraverso le chat, IRC, Communities, ecc. Gli studiosi Ivan Goldberg e Kimberly Young hanno lanciato un chiaro messaggio. La dipendenza da Internet è infatti considerata da molti psicologi come una vera e propria forma di dipendenza, simile, per intenderci, a quella causata dall’abuso di droghe o alcool. L’individuo tende sempre di più a spendere il proprio tempo all’interno della Vita Virtuale, e ciò a discapito del suo equilibrio psicologico e fisico: la vita lavorativa, la vita di coppia e in generale tutta la sfera affettiva risentono di questa nuova forma di disturbo ossessivo compulsivo, generando dei disagi sempre più grandi e pericolosi. L’uomo moderno stà diventando Internet-dipendente. Si diventa infatti sempre più desiderosi di stare on-line. La vita “normale”, la vita cioè off-line, viene considerata noiosa, e si diventa di conseguenza ansiosi di stabilire al più presto la connessione alla nostra “Seconda Vita”: il modem di casa diviene una specie di sacra porta grazie alla quale poter entrare in un mondo fantastico, dove potersi liberare dalle pressioni e dalle delusioni provate nella vita not-connected.

Il solipsismo telematico diventa così uno dei più grandi problemi da affrontare e da discutere. La Rete stà diventando sempre più Onnipotente. Le communities stanno diventando con sempre maggior velocità il punto di riferimento di quegli individui che cercano in esse quel forte senso di appartenenza che ormai essi non sono più in grado di ottenere dal gruppo di amici della vita quotidiana. Il classico gruppo di amici sembra man mano scomparire, a favore dello sviluppo del gruppo di Avatar conosciuti in qualche lontanissimo mondo virtuale. Il sesso virtuale per molte persone stà diventando ben più intrigante e appagante del sesso reale. Gli appuntamenti più interessanti si prendono ormai all’interno delle chat-rooms, e non più all’interno della piazza della nostra città.

Siamo sicuri che riusciremo a controllare in maniera intelligente questo nuovo potentissimo modo di interagire e di relazionarsi con l’Altro?!…o siamo già diventati irrimediabilmente Internet-dipendenti?

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