Regole di base di pronuncia inglese

Le regole di pronuncia inglese sono piuttosto complesse, pertanto questa piccola guida presenta soltanto le nozioni essenziali riassunte brevemente.
Infatti, spesso si trovano parole con pronuncie complesse o particolari. Per conoscere in dettaglio le pronuncie delle une e delle altre si consiglia di ricorrere a un vocabolario avente anche le registrazioni delle pronunce e/o a imparare l’ alfabeto fonetico internazionale (IPA).

Vocali e dittonghi

Le vocali sono come in italiano, A, E, I, O, U.
In generale si può dire che esse mantengono il suono alfabetico (ei, i, ai, ou, iu) quando sono accentate (cade su di loro l’accento tonico).
In inglese non esistono accenti grafici.
La vocale e è muta in fine di parola (eccetto le parole monosillabiche) e a volte anche all’interno della parola.
Esempi:

Name – neim
equal – iquol
note – nout
tune – tiun
be – bi

Naturalmente questi sono solo esempi di “traslitterazione” della pronuncia in italiano, ma vi sono parecchie sfumature che non possono essere espresse in questo modo.

L’accento tonico inoltre cade solitamente all’inzio della parola.
Quando le vocali sono seguite dalla consonante r, sia all’interno che in fine di parola assumono un suono particolare.
Infatti la r non viene pronunciata (la cosiddetta pronuncia non-rotica) e la sua presenza si manifesta mediante la modificazione della vocale precedente.

La y è considerata semiconsonante e può avere suono i se è in fine di parola, oppure ai.
Esempio: type – taip; lady – ledi

La w anche è considerata semiconsonante e può assumere suono u come in window – uindou oppure è muta se precede la consonante r come in write – rait (con una particolare pronuncia sulla lettera r).

Esempi di pronuncia nei dittonghi:

rain – rein
day – dei
see – sii
sea – sii
people – pipol
piece – piis
good – gud
now – nau
ground – graund
boy – boi
few – fiu
law – lo

La vocale u è muta se si trova tra una consonante e una vocale come in build – bild; guest – ghest.

Consonanti

La pronuncia delle consonanti è solitamente simile all’italiano tranne che per alcune particolarità:

c davanti a a, i, y si pronuncia s, altrimenti ha il suono duro k.
ch ha suono dolce come nella parola italiana cena, cielo
g davanti a e, i, y ha suono dolce come nella parola italiana genio, altrimenti ha suono duro gh.
h all’inizio di parola è solitamente aspirata (come in hour – auar)
th ha un suono molto particolare che andrebbe ascoltato per apprenderlo. È prodotto dalla vibrazione della lingua tra i denti con emissione di fiato per dare sonorità. Ad esempio nell’articolo determinativo the.
j ha il suono di g dolce.
ph si pronuncia f ed è comune nelle parole di origine latina
sc davanti a e, i, y si pronuncia s, altrimenti sk
sch
ha il suono sk
sh ha suono dolce come in italiano scena
z è pronunciata come s dolce

Incontro di due o più consonanti

Nell’incontro di due o più consonanti si hanno i seguenti mutamenti fonetici:

b è muta dopo la m e quando viene prima della t. Es: Lamb – lem, doubt – daut
gh è muto in fine di parola e se seguito da t. Es: night – nait, high – hai
k è muta all’inizio di parola se seguita da n. Es: know – nou
t è muta in parole come castle – cassel, often – ofen
p è muta se seguita nella stessa sillaba da n, s, t. Es: pneumatic – niumatic, receipt – risit, psychology – saicology
tch ha la t muta, mentre cht ha solo la t sonora. Es: match – mec, yacht – iot

Esempi:

scientist – saientis
school – scul
she – sci
jam – gem
Phillip – Filip
scout – scout
zero – siro
champion – cempion
game – gheim
city – siti
cold – kould
foreign – forein

Inoltre la consonante r si pronuncia come una doppia r all’inizio di parola, mentre è muta in fine di vocabolo o nel mezzo producendo spesso la modificazione della vocale precendente.

Rose – rrous
morning – mooning

Il suono “ed” in fine di parola nei verbi

Importante sottolineare inoltre il suono ed in fine di parola, ad esempio nel participio passato e nel past simple dei verbi regolari.
Infatti se è preceduto da dentale (t o d) la e rimane nella normale pronuncia alfabetica.
Senza dentale invece la e è muta.
Es: discovered – discoverd
invented – inventid
loved – lovd

Inoltre i verbi che terminano con una consonante che non provoca movimento delle corde vocali, tipo la k o la s, la -d del suffisso ed si pronuncia come una t.
worked – workt

Infine il verbo “walked” va pronunciato senza la l, quindi “wokd”.

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21 risposte

  1. antonietta ha detto:

    molto chiaro e pratico
    INTERESSANTE LA TRASLITTERAZIONE E GLIESEMPI DEI FONEMI

  2. massimo ha detto:

    Finalmente una spiegazione chiara
    BRAVO

  3. juan cano polanco ha detto:

    gracias eres una persona que se entiende bien en ingle

  4. Omar ha detto:

    La pronuncia di " walked " non è corretta…
    Se il verbo termina con una consonante che non provoca movimento di corde vocali, tipo "K" o "S" la D ( del suffisso ED ) si pronuncia come una T. Quindi non " Wokd" ma " Wokt".
    n.b. Walk si pronuncia senza "L".

  5. Carmine ha detto:

    Grazie mille Omar; ho aggiornato.

  6. Francesco ha detto:

    grazie di cuore, prima non ci avevo capito nulla ora userò il tuo testo come riferimento, per il mio praticantato…

  7. santina di rienzo ha detto:

    sono un’insegnante italiana di lingua inglese. Ho messo questo video sul mio sito. http://www.youtube.com/watch?v=7ZFoowDgZ28
    ENJOY!

  8. santina di rienzo ha detto:

    video pronuncia "th"

  9. Federica ha detto:

    Quì non sono d’accordo..:
    "c davanti a a, i, y si pronuncia s, altrimenti ha il suono duro k.
    ch ha suono dolce come nella parola italiana cena, cielo"

    Direi che è il contrario, cioè:
    "c ha il suono duro k.
    ch davanti a a, i, y si pronuncia s, altrimenti ha suono dolce come nella parola italiana cena, cielo."

  10. santina di rienzo ha detto:

    allego link a un mio video per spiegare i diversi modi di pronunciare la vocale i

  11. bruno ha detto:

    scout si pronuncia scout o scaut? perchè ho visto che è stato scritto uguale…

  12. Claudia ha detto:

    Davvero un ottimo articolo, complimenti!! Adesso mi sono chiare alcune cose che da tanto tempo cercavo di capire!! Grazie ^_^

  13. francesca ha detto:

    complimenti! chiaro e ben riassunto.

  14. Capzup ha detto:

    Concordo con gli altri commenti: articolo molto interessante e chiaro. Grazie

  15. Luca ha detto:

    Sito interessante. Segnalo solo un errore: la parola “hour” è una delle poche in cui la “h” non si pronuncia, eppure qui è stata citata quando si parla della “h” aspirata.

  16. alessandro ghironi ha detto:

    Ciao, mi dici come si pronunzia la elle finale? Ho notato che salvo qualche parola tipo “little”, la elle scompare e si aggiunge una “o”. Qual è la regoletta in questo caso?

  17. Carmen ha detto:

    La H in hour é muta non aspirata!

  18. Francesco ha detto:

    plus come si pronuncia?
    plas oppure plus?

  19. Skialper ha detto:

    Sulla pronuncia della “c”…
    Mi confermi che è come hai scritto “c davanti a a, i, y si pronuncia s, altrimenti ha il suono duro k.”?
    Oppure le vocali con cui si pronuncia “s” sono la E, i, y?
    Grazie!

  20. Michele ha detto:

    Cose intelligenti in rete!!!! Cercavo disperatamente.Grazie.Complimenti.

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