Starfox Adventures

Fox scende dall’arwing e sfrutta le sue capacità motorie…
Una buona idea? Vedremo
 
Titolo: Star Fox Adventures
Sviluppatore: Nintendo / Rare
Editore: Nintendo
Piattaforma: Nintendo Gamecube
Genere: avventura, esplorazione, enigmi, azione
Anno di pubblicazione: 2002
Giocatori: 1
Blocchi di memoria: 03
PEGI ratings: 3+
Memorabilia: Lylat Wars (N64), Starfox Assault (GC, Namco)
Prossimamente: Star Fox Command (Nintendo DS)
Cover PAL: (presente anche in Player’s Choice a prezzo ridotto)
 
Cambio di strategia
 
Fox McCloud è un’altra incredibile creatura elargita dalla fantastica mente di Shigeru Miyamoto, una volpe rossa corneriana ai servizi presso lo Star Fox Team che ha come compito quello di difendere l’universo intero (anche più universi) dalle minacce incombenti di vari nemici, soprattutto lo scienziato pazzo di nome Andross, un gigantesco gorillone che appare sempre sotto forma di ologramma. Il suo primo gioco, datato 1993, fu Star Fox appunto (Star Wing in Europa), apparso su Super Nintendo Entertainment System. Il gioco vantava una grafica per l’epoca stupefacente grazie al nuovo sistema chiamato chip Super-FX, che garantiva uno scorrimento dell’azione strabiliante e una pulizia delle texture ottima. Proseguendo su livelli a rotaie, bisognava guidare un arwing (un’astronave chiaramente presa di peso dall’immaginario mondo galattico di George Lucas, ovvero il suo Star Wars), uccidendo nel contempo i nemici ed evitando i vari ostacoli. Fu un successone. Starfox 64, anche chiamato Lylat Wars, atterrò sul Nintendo 64 con l’inedito Rumble Pak, un accessorio che serviva a far “tremare” il proprio tridente immergendo il giocatore ancora di più nell’azione (in seguito venne adottato su tutti i joystick, a parte il recente Sixaxis Sony). Il gioco è da molti considerato semplicemente il migliore dell’intera saga: era dotato di una grafica molto buona, l’unica sua pecca era forse la longevità mediocre, lo si finiva in un’ora, ma fortunatamente era rigiocabilissimo. In ordine cronologico siamo arrivati a questo Adventures, ma prima ricordiamo anche altri due titoli: il mediocre Assault sviluppato da Namco (Fox si era proprio venduto), e il recente Command, apparso sul Nintendo DS e recensito positivamente dalle riviste di settore. Torniamo a noi. Adventures introduce un’innovazione certamente pericolosa e coraggiosa, ma purtroppo non (per molti fan ed esperti) convincente e ben sfruttata: l’ottimo gameplay che metteva al centro del tutto più l’arwing invece che Fox in persona, mentre il canto del cigno del GC di Rare manda Fox direttamente in azione facendolo camminare sulle sue stesse zampe. Un’innovazione veramente simpatica al primo impatto, ma in seguito si nota che prende troppo in prestito dal suo fratellone maggiore Link, lanciando inevitabilmente Adventures nell’olimpo dei giochi con grande licenza e sviluppatore non eccelso.
 
Dinosaur Planet
 
Dopo otto anni la, si spera, definitiva sconfitta di Andross da parte dello Star Fox Team, quest’ultimo si trova in una situazione di stallo: ci sono pochi problemi nella galassia e senza le loro missioni non riescono a fare cassa, di conseguenza non hanno soldi per mantenere i loro armamenti. Falco Lombardi (cognome preso da un attore francese) ha lasciato il gruppo che è ormai in decadenza continua. Peppy e Slippy, invece, sono invecchiati vistosamente e hanno deciso di non prendere più parte alle scorribande sulle astronavi. L’unico che sembra non aver ceduto all’usura dell’età sembra proprio Fox, che attende speranzoso un nuovo incarico. L’attesa non è certo improba: infatti in men che non si dica il generale Pepper, anch’esso ricoperto di rughe, chiama i nostri eroi per una segnalazione di pericolo ricevuta intorno al pianeta Dinosaur, abitato da creature preistoriche. Il messaggio è stato inviato da Kristal, una volpe blu che ha visitato il pianeta ed è stata attaccata. Dinosaur Planet è infatti in mano ad un terrificante dittatore dai denti aguzzi, tale General Scales, che dopo aver conquistato le sconfinate terre del globo l’ha sottomesso e distrutto. Ed è proprio la neofita Kristal il personaggio che guideremo all’inizio del gioco. Guidarla ci introdurrà immediatamente alle meccaniche di gioco: ovviamente alla leva analogica viene affidato il solito doveroso compito di far muovere le gambe al personaggio che si sta guidando nel momento e con X si farà una schivata in avanti. Fin’ora tutto qui, il primo livello in cui si guida la ragazza è come un dungeon in versione mignon dove dovrete affrontare delle prove semplici d’abilità. Ma è quando comincerete a guidare Fox che il gioco svelerà le sue carte migliori. Immediatamente infatti verrete in possesso di un oggetto magico inizialmente appartenuto alla stessa Kristal, un’asta che vi permette (oltre che picchiare selvaggiamente i nemici) anche di sferrare simpatici attacchi come le palle di fuoco o l’alito di ghiaccio. Scavando in apposite zolle di terra potrete entrare infatti in speciali stanze sotterranee dove imparerete ad utilizzare l’asta sempre diversamente. Peccato che il tutto sappia così poco velatamente di già visto e non introduce comunque meccaniche innovative. Anche per combattere con i nemici viene utilizzata la modalità Lock-on famosa nella serie di Zelda che vi blocca rivolti verso il nemico che potrete così attaccare. Avremmo preferito una bella pistola laser o un imponente bazooka, invece che questo bastone veramente poco carismatico e troppo poco tecnologico per una serie futuristica come quella di Star Fox. Non per niente in Assault, il suo seguito, vennero riprese tutte le armi classiche ma fantascientifiche nello stesso tempo della serie, fortunatamente. Per intenderci, non che l’asta sia una trovata pessima e rovini il gioco, ma gran parte dei fan della saga della volpe corneriana storceranno il naso vedendo un gameplay completamente rivisitato.
Questo lo si nota anche nell’introduzione del Principe Tricky, un piccolo triceratopo facente parte della regale famiglia degli EarthWalker. Dopo averlo liberato dalle grinfie dei nemici, il giovane rampollo della famiglia reale vi seguirà infatti per tutta l’avventura, come accade in altri giochi. Oltre che essere motivo d’intralcio (come spesso capita ai personaggi secondari che vengono affiancati nel bel mezzo del gioco a quello principale), Tricky può anche sfruttare le sue speciali capacità per risolvere degli enigmi o trovare oggetti preziosi. Per esempio può scavare per trovare delle succulente radici da regalare a dei mammut malati, oppure sputare fuoco per sciogliere dei voluminosi blocchi di ghiaccio che bloccano il passaggio per oltrepassare una determinata zona. Anche qua Tricky non è affatto pessima come idea, solo che è leggermente insipida visto che non offre nulla di nuovo ad un giocatore con una cultura videoludica media. Insomma, si è già visto.
 
Punta Claw, una delle prime zone visitabili del gioco.
Ecco il principe Tricky, e chi è quello? Piedino della Valle Incantata! Oddio…
 
Elementi secondari
 
Rare ha deciso di non abbandonare il fido arwing di Fox, anche se l’amato Landmaster Tank è stato seppellito dalla memoria. Le sezioni di guida dell’astronave che ha portato, bisogna dirlo, il successo della serie, sono purtroppo veramente sotto tono se paragonate ai classici canoni della serie, ma sono ottime come spezza-gameplay e divertono anche se non esageratamente. La cosa più triste è la lunghezza di queste sessioni, sprovviste completamente di un bel boss finale e di una buona dose di nemici che possono almeno farci stare in pensiero. Ci sono anche i classici anelli d’oro che donano un po’ di energia, ma si vede che gli sviluppatori hanno dedicato veramente pochissimo tempo alla creazione di questi, possiamo permetterci di definirli così, sotto-giochi. Ci manca veramente Lylat Wars. L’arwing non sarà comunque l’unico mezzo disponibile per la simpatica e carismatica volpe, infatti può addirittura cavalcare differenti dinosauri, come un bello pterodattilo (in una sessione veramente difficile del gioco), o anche un triceratopo per andare allo sbaraglio e investire con rabbia i nemici. Proprio la presenza dei dinosauri è una delle cose più azzeccate e simpatiche del gioco, le creature sono divertenti da guidare e simpatiche da vedere.
 
Un’immagine che può far sperare. Invece no, le sessioni sull’arwing sono
uscite proprio male, un vero peccato
 
Tecnicamente parlando
 
Ecco un campo in cui possiamo esultare sinceramente. Sotto il profilo tecnico Star Fox non delude per niente. La caratterizzazione dei personaggi è veramente ben riuscita, basta vedere le espressioni facciali che praticamente possono essere “lette” dal giocatore, che può capire cosa pensano e cosa dicono quasi senza leggere i sottotitoli (tra l’altro ben tradotti) che scorrono al di sotto. Appena uscito SA faceva cadere mandibole a ripetizione, era ed è dotato di una grafica che attualmente su Gamecube solo pezzi da 90 come Resident Evil 4 e Metroid Prime possono superare, e solamente per il fatto logico che sono usciti molto dopo questo titolo, che è stato uno dei primi giochi sviluppati sulla console cubattolosa della Nintendo. Tutti i personaggi sono realizzati ottimamente, per fare un esempio, il pelo di Fox si sposta con il vento in un modo estremamente realistico. Non solo i personaggi comunque, ma anche le ambientazioni sono graziate da un level design veramente positivo. Dinosaur Planet non è certo molto grande, ma è veramente particolareggiato ed elementi grafici come acqua o rocce laviche sono veramente belli da vedere. Passando a parlare del sonoro, anche qua ci troviamo su livelli veramente buoni, anche se non spettacolari come nel campo grafico. I filmati in Computer Graphics infine sono a dir poco incredibili, veramente ben realizzati e quasi “vivi”. Insomma, la grafica è il lato migliore del gioco.Le musiche non sono veramente indimenticabili, anzi, sono piuttosto anonime (tant’è che interi livelli manco ce le hanno) ma non sono pessime o comunque non frustrano il giocatore. Un pregio più che altro agli effetti sonori, come le esplosioni, che sono realizzate alla perfezione e coincidono perfettamente con il resto del gioco. Veramente ottimo risulta anche il doppiaggio dei personaggi, sia in inglese che nella misteriosa lingua nativa del pianeta.
Giocabilità: qua il gioco cade un po’. Perché? Be’, semplicemente perché è tutto scopiazzato (nei peggiori casi male) da altri grandi giochi, soprattutto Zelda. I comandi, per quanto intuitivi e funzionali, risultano tutti troppo logici e classici, non introducono nulla di innovativo e inoltre il gameplay elimina il cuore di Star Fox: l’arwing, che come già detto prima non viene sfruttato molto bene. Infine parliamo del fattore longevità: anche qui non siamo su livelli propriamente ottimi, ma l’avventura è scorrevole, quasi esente da punti morti, e alle persone che è piaciuto facilmente verrà voglia di rigiocarlo. Risulta purtroppo molto povero da sub-quest interessanti: infatti le ricerche delle monete da portare nel pozzo sono poco utili e non invogliano alla collezione completa.
 
I filmati in CG sono veramente incredibili.
Da notare la faccia spaventata di Fox e il primo boss sullo sfondo
 
Pro e contro
+ grafica stupefacente
+ sonoro mediamente buono
+ simpatica l’introduzione di mezzi biologici quali dinosauri
+ longevità buona e rigiocabile
– e l’arwing?
– il principe Tricky non è incredibile
– e nemmeno l’asta purtroppo
 
I voti
 
Grafica: 9.5 / 10
Per l’epoca è stupefacente, ma ancora oggi può tranquillamente battersela con titoli recenti dalla grafica medio-alta. Veramente ineccepibili i filmati in computer grafica e le espressioni facciali. Uno dei migliori giochi per far vedere la potenza del GC.
 
Sonoro: 8.5 / 10
Temi abbastanza orecchiabili ma non indimenticabili. Ottimi gli effetti sonori e il doppiaggio in entrambe le lingue proposte.
 
Giocabilità: 8.0 / 10
Non è affatto male, ma non è Star Fox. Sembra che sia un gioco che sfrutta il nome che si porta appresso, un po’ come farà RE4 tre anni dopo. Comunque ben al di sopra della media.
 
Longevità: 8.5 / 10
Il gioco non è affatto infinito e non è dotato di sub-quest, ma offre una rigiocabilità piuttosto elevata e comunque, sotto sotto, diverte anche i fan sfegatati.
 
Globale: 8.0 / 10
Un gioco divertente, tecnicamente eccellente, ma che non sa di Star Fox. Sembra piuttosto uno Zelda in versione preistorica. Resta comunque un gioco consigliatissimo ancora oggi, visto anche il prezzo ridotto a cui si può trovare.

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