Auguste Renoir: Tra innovazione e tradizione

Renoir è l'amico di eccellenza di Monet, colui che più volte viene chiamato alle "gite" in barca da Monet. È interessante fare una comparazione tra l'interpretazione di Monet e quella di Renoir, di quadri concepiti e realizzati in parallelo. Monet progressivamente, infatti, come abbiamo visto sarà attratto dalla possibilità di rappresentare tutti i colori che la natura gli offre. Al contrario Renoir sarà più attento alla rappresentazione del soggetto umano. Tutte le sue opere infatti sono tutte composte da tutta una serie di veri e propri ritratti.
La Grenouillère non era altro che un posto sul lungosenna dove vi era un bar, un posto dove ci si radunava per prendere il battello per ritornare in città.
Sia Monet che Renoir realizzano due opere di questo stesso soggetto. Infatti Renoir al contrario di Monet è sempre più interessato a coniugare la modernità dell'espressionismo con la cultura classica.
Monet rappresenta un immagine molto più ampia, e fa della prospettiva un elemento fondamentale. Al contrario Renoir schiaccia maggiormente l'immagine. Questo sembra contraddire il "classicismo" di Renoir, ma in realtà in questo quadro già si coglie la scelta che poi i due pittori faranno in futuro.
L'opera di Monet, più ampia, lascia molto spazio all'acqua, con la natura ben delineata. Le figure umane non sono protagoniste.
L'opera di Renoir ha un campo molto più ristretto, sembra zoomata sulla zattera centrale. La natura diventa uno sfondo cromatico alle figure umane.
L'attenzione per le persone è molto diversa. In Monet ogni figura umana sembra simile a un'altra. Molto omogenee, tutte vestite di nero. Per Renoir il rapporto uomo-natura si capovolge: ogni singola figura ha la propria particolarità. Ognuno è diversificato dal resto. C'è un attenzione per il dettaglio molto diversa. Ad esempio, se Monet nell'ultimo periodo va quasi verso l'astrazione, con Renoir si tornerà a una grande attenzione per la forma.
Renoir è molto attratto dalla folla urbana, ma è diverso da quello pensa Monet, in quanto per Renoir è la moltitudine di gente in sé.
Ad esempio, nel ballo al Moulin de la Galette, una piazza dove vi era un mulino dove una volta a settimana vi era una festa con molta gente.
La tecnica fondamentale, e moderna, in questo quadro è il forte contrasto cromatico. Si stacca dal vecchio concetto del chiaroscuro.
Si nota anche che ognuna di queste figure è trattato in modo molto dettagliato. Fa tutta una serie di ritratti in un'unica opera. Tutto questo approccio corale ricorda Raffaello, che sarà infatti studiato da Renoir. Renoir è molto attento ai riflessi della luce, per illuminare i suoi quadri. Ogni dettaglio è un soggetto a sé, anche solo un cappello, o lo sguardo del volto.
C'è in Renoir un soggetto netto e molto delineato, tanto che sarà quasi un antesignano della grafica pubblicitaria. Opere di grande luminosità, grande chiarezza nella forma, è tutto ben delineato.
È qui che comincia a formarsi l'arte moderna, dove si unisce lo stile classico a quello nuovo, diretto, luminoso.
Ne "gli ombrelli" si notano innanzitutto tre figure, una bambina, la madre e una donna. Soprattutto l'immagine della bambina è ancora di stampo impressionista, con contorni sfumati, semplici. l'altra donna invece ha i contorni molto più netti, e guarda fuori dal quadro, non è interessa alla "vita" nel quadro.
 

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