Anche il pin’occhio vuole la sua parte – Capitolo 16 di 37

Due gamberi si incontrarono in una via. –Come va?- Chiese uno dei due;
-E come vuoi che vada-, rispose il secondo, -“si tira indietro”.-

-Fermiamoci un po’ qui,- disse la Volpe- mi hanno detto che cucinano l’animale più ecologico del mondo, la rana. D’altronde si sa che la rana è un anfi-Bio…-
Il gruppo aveva così deciso di mangiare un boccone e di riposarsi qualche ora. A mezzanotte sarebbero poi ripartiti per il famoso Campo dei miracoli.
Dietro all’osteria, si potevano ammirare alcuni gatti che consumavano la cena nell’immondizia, già…era proprio una cena “al sacco”…
Entrati nell’osteria scatenarono subito l’ira del commensale; (il quale aveva un’aria tutto pepe, nonostante fosse un commen-sale). –Ehi voi!- urlò l’inserviente- svelti, chiudete subito la porta! Con quello che pago di bolletta non vorrei che la società elettrica mi aumentasse la tassa. Ho tutte le finestre aperte e non tollero inutili sprechi di “corrente”!
Il commensale era piuttosto bruttino. Aveva i piedi così piatti che come scarpe usava una piattaia…Era così grasso, che le pillole che prendeva per dimagrire, erano ingrassate pure loro!
–Che bel locale!- Disse Pinocchio con aria incuriosita. –Una volta era un “intercity”, poi il personale è stato ridotto ed ora è solo più un “locale”…- Rispose la volpe sogghignando tra i denti.
Oltre ai clienti abitudinari, nell’osteria vi era anche una famiglia di cannibali.
-Devi sapere- disse la moglie al marito cannibale –io adoro i bei teneri bambini, mi piace cucinarli con tante spezie e aromi ricercati. –Bah!- rispose il marito –io non ho voglia di perdere troppo tempo in cucina, preferisco mangiare i ragazzi che cadono giocando a pallone; sono già…Sbucciati.-
Il nostro burattino non correva minimamente il rischio di essere mangiato, era di legno, tuttavia avrebbe tanto desiderato essere un bambino in carne. Si, come quel suo amichetto d’infanzia che, nelle piazze, combinava guai ad ogni ora del giorno; lo chiamavano il “Discolo orario”…
In quel mentre si rifece vivo il commensale.
-Allora volete ordinare?- -Ma veramente qui è già tutto in ordine- rispose Pinocchio.-
-Vedo che avete voglia di scherzare, vorrà dire che vi farò consultare il menù del giorno.- -Beato tu che ci vedi- esclamò il gatto.
Dopo aver letto il menù, Pinocchio rimproverò il cameriere:
-Ma guardi un po’ qua. legga quello che c’è scritto: Zucchinne con due enne; melanzanà con l’accento e carrotta con due erre e due t! Questi sono dei veri e proprio errori di “orto-grafia”!-
-Ma si signor commensale,- disse la volpe – non se la prenda e ci porti tre piatti di alici- -Mi dispiace per voi, ma le “alici” sono partite proprio ieri per il paese delle meraviglie.- -Oh perbacco!- esclamò il gatto  -Allora ci porti un bel piatto di verdure miste-. –Spiacente, purtroppo le verdure avevano così male ai piedi che sono dovute andare dall’orto-pedico-.
-Ma ho visto che tenete un orto molto grande- Replicò la volpe – -Si…- Rispose l’oste- ma è pieno zeppo di poliziotti. Sono stati “seminati” dai banditi durante gli inseguimenti…
-Avete almeno della frutta?- Chiese il gatto –
-Purtroppo è appena partita per il mare, il mar-mellata.-
-E della maionese?- Spiacente, ho dovuto portarla dallo psichiatra perché è improvvisamente “impazzita”…-Pazienza- disse Pinocchio –ci accontenteremo di un buon cervo; non mi dica adesso che il cervo ha la “cervicale”?- 
E poi mi scusi- annuì Pinocchio, -Non avete per caso il dolce della casa?-
-Beh- rispose il commensale –Appunto perché è “della casa”, non ve lo possiamo proprio dare…-
Dopo aver consumato un primo sostanzioso, Pinocchio ordinò una pizza quattro stagioni. –Per cortesia!- esclamò il burattino dopo aver ingollato un boccone –Questa pizza è troppo calda me ne porti subito un’altra-.
–Ma mi faccia il piacere- rispose il cameriere –Cominci a mangiarla dalla parte dell’inverno e vedrà che non “scotta” più-.
Nel frattempo i nostri cari amici cominciarono a fare amicizia con la “tenera” famigliola di cannibali.
PINOCCHIO: Salve! Siete proprio una bella coppia; come mai non avete bambini?
SIGNORA: La colpa è di mio marito, dice che noi non siamo daini. Come tu saprai solo a Bambi è concesso avere dei bambi-ni…
PINOCCHIO: Seguite una dieta oppure potete mangiare qualsiasi cosa?
MARITO: Beh, se devo essere sincero a me non piace seguire le diete, preferisco andare dove mi pare; tuttavia solo l’altro ieri è precipitato un uomo dal quarto piano, ma purtroppo non ho potuto mangiarlo. Il medico mi ha detto che mi fanno male gli…insaccati.
SIGNORA: Oh caro, ti ricordi quel ladro che ci ha consegnato la polizia il mese scorso? Che delizioso, era così fresco.
MARITO: Per forza era appena stato “pescato”. Adesso siccome ne è avanzato un po’ lo abbiamo messo nel frigo…E’ proprio un “avanzo” di galera…
PINOCCHIO: Mi scusi signor cannibale, lei non fa mai regali a sua moglie?
MARITO: Certamente, proprio l’anno scorso ho catturato un famoso poeta per la sua pelliccia. Era una pelliccia di “Leopardi”. Dopo la caccia, siccome ero molto stanco, mi sono fermato in un “seminario” di frati; non vi dico quanta verdura ed alberi da frutta! Ma nonostante questo ho chiesto al barista di portami un bel “cappuccino”.
PINOCCHIO: Comunque se vi interessa, ci sono i bambini ammessi alla seconda elementare. Costano meno, infatti sono in “promozione”.
In quel mentre fecero ingresso nell’osteria due giovani atleti dall’aria molto affannata.
–Buon giorno- disse uno dei due –Vorremmo mangiare, purtroppo per pochi istanti abbiamo perso la gara.-
-Pazienza- Disse il commensale –Vorrà dire che vi servirò degli antipasti e dei primi piatti, purtroppo avete perso dei “secondi preziosi”…-
Pinocchio era intento ad osservare l’orologio dell’osteria,  il tempo sembrava non passare mai. Che vi debbo dire l’orologio nell’osteria del gambero rosso era sempre “indietro”…
Quand’ebbero cenato, la Volpe disse all’oste: -Ha sentito signor oste, come si sono ridotte le nascite in questi ultimi tempi?- -Per forza! Cara signora volpe. Hanno riaperto la caccia alle “cicogne”…
-Dateci due buone camere, silenziose e confortevoli.- Chiese la volpe.
-I letti li volete separati?- -No, li preferiamo “single”- Rispose la volpe…
Appena che Pinocchio fu entrato nel letto, si addormentò di colpo e principiò a sognare…
Sognava una bella contadina. Ma quando fu sul bello di portarla a matrimonio, si trovò li “per caso” il solito grillo parlante…
-Ma sei tutto ammattito!?- Lo rimproverò il grillo. –Guardati dallo sposare la contadinella; alla prima occasione ti potrebbe “piantare”…-
-Ma vattene, va, grillo impertinente ed impiccione nonché im-gallina!- Replicò il burattino. –Anche nei sogni mi devi tormentare-
-Pinocchio d’un Pinocchio, testa di “legno” che non sei altro, guarda in che grande stanza ti sei coricato! Pensa ai poveri cavalli che, per mancanza di spazio, gli tocca dormire “in piedi”…-
D’improvviso Pinocchio, seguitando a sognare, si trovò per caso in una macelleria.
Si percepiva un odore assai sgradevole e nauseabondo. –Non si preoccupi, signor burattino.- Disse il macellaio –Sono solo i “petti” di pollo!-
Continuando a dormire indisturbato, il nostro eroe si trovò in un convento di suore. Nel convento, le sorelle potevano guardare ogni cosa solo servendosi di un binocolo. Ad “occhio nudo” sarebbe stato uno scandalo!
Le povere suore erano intente a lamentarsi tra di loro: -Non è possibile! In questo convento si mangia solo minestrone!- -Che ci volete fare. Questo “passa” il convento.-
Poi il burattino si trovò in sogno all’interno di un grande supermercato.
All’interno vi era un medico, uno psichiatra. Purtroppo alcuni prodotti erano “esauriti”.
Poi sognò una donna in dolce attesa la quale, per ammazzare il tempo, prendeva a revolverate un metronomo… Ma quando Pinocchio fu sul più bello, quando, cioè, sognò di essere un bimbo in carne ed ossa, si trovò svegliato da tre violenti colpi alla porta. Era il commensale. Veniva a dirgli che la mezzanotte era passata.
PINOCCHIO: Ed i miei compagni sono già pronti?
OSTE: E’ da due ore che sono partiti!
PINOCCHIO: Ma come…Partiti!?
OSTE: Eh si. Il gatto si è messo con i repubblicani, mentre la volpe con la lega nord.
PINOCCHIO: No, non è possibile. Perché tanta fretta?
OSTE: Il gatto è corso ad aiutare un polipo, il quale si è ubriacato ad una festa; ha alzato un po’ troppo i…gomiti. La volpe, invece, doveva andare da un suo vecchio debitore: una volta gli ha fatto da prestanome ed ancora non glielo ha restituito…
PINOCCHIO: E tutti quei bei discorsi sul “campo dei miracoli”?
OSTE: Sono arrivati gli indiani e hanno mandato i discorsi in “fumo”. Comunque hanno lasciato detto di raggiungerli all’alba al “campo dei miracoli”.
PINOCCHIO: Ah, meno male! Mi avevano fatto prendere proprio un bello “spaghetto”!
OSTE: Ecco perché in cucina non c’era più pasta nella dispensa!
Dopo aver pagato la cena, il caro burattino si diresse verso il famoso “campo dei miracoli”. Era così buio che il basilico cresceva nell’asfalto. Infatti era proprio buio “pesto”. Il clima era freddo e sinistro, per fortuna che Pinocchio teneva la “destra”.

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