Professione caster: come si racconta un videogioco

Le nuove figure professionali nell’ambito della comunicazione attraverso le piattaforme digitali possono essere suddivise in tre categorie: youtuber, streamer e caster, ovvero i telecronisti degli e-sport.

Gli youtuber hanno un approccio comunicativo che si basa principalmente su video on demand, in cui l’interazione con il pubblico, pur se molto presente, è comunque spesso limitata a reazioni e commenti a una programmazione registrata. Gli argomenti trattati sono dei più svariati: si spazia dai tutorial, alle recensioni, lo storytelling oppure la creatività o i reportage. Gli streamer, invece, si posizionano in un più ristretto campo d’azione e utilizzano il mezzo digitale (principalmente Twitch) per trasmettere in diretta le loro imprese di gamer, trascinando gli utenti al centro dell’azione e interagendo attivamente con la propria audience. I caster, invece, possono essere assimilati ai tradizionali telecronisti sportivi, con una fondamentale differenza: raccontano gli eventi live, quindi in diretta, degli e-sport, commentando le sfide dei giocatori professionisti per un’audience che, per alcuni tornei, tocca punte di centinaia di migliaia di utenti.

Dai cronisti ai caster

La storia della radiocronaca e telecronaca, soprattutto sportiva, va di pari passo con i progressi della tecnologia, rendendo il racconto dell’evento incredibilmente coinvolgente per lo spettatore. Il commento è sempre più tecnico, aiutato da una regia che riesce a far partecipare l’audience all’azione. Basti pensare, ad esempio, alle telecamere posizionate sotto al tavolo verde per mostrare le carte nascoste degli sfidanti, oppure le grafiche sovrimposte ai campi sportivi per far luce sugli schemi adottati dalle squadre.

Sin dall’inizio, il cronista radiofonico e, successivamente, quello televisivo, ha dovuto spiegare e raccontare gli eventi sportivi attraverso un insieme variegato di linguaggi e informazioni. Una partita di calcio, ad esempio, non è solo l’enunciazione più o meno enfatica delle fasi di gioco, ma è anche la spiegazione della regola applicata dall’arbitro, la congettura sui possibili schemi delle squadre, lo storytelling sui singoli campioni, con aneddoti, curiosità e approfondimenti.

Il caster svolge lo stesso compito dei vari Fabio Caressa o Auro Bulbarelli, ma stavolta in un ambito poco o per nulla battuto dai tradizionali canali di comunicazione televisiva, ovvero gli e-sport. È un ruolo delicato e spesso per niente facile, perché non ha a che fare con gesti atletici vissuti dai protagonisti, ma con le strategie di gioco e i commenti ad eventi del tutto digitalizzati, che possono prendere le forme iperrealistiche di un avatar oppure rimanere nell’ambito della pura creazione visiva. Come contraltare ci sono le espressioni degli sfidanti, la loro concentrazione e i gesti di esultanza. Il caster deve riuscire a coinvolgere sia un pubblico di esperti che i semplici amatori, spiegando le fasi di gioco con un linguaggio che si serve necessariamente di termini tecnici relativi alle singole piattaforme di gioco.

Dalla sua parte, il caster ha il vantaggio di rivolgersi ad un pubblico che spesso conosce molto bene, e per questo segue, gli e-sport. Può trattarsi di gamer alle prime armi, oppure di giocatori più esperti, che vogliono scoprire i segreti delle tecniche di gioco dei campioni. In ogni caso è un’audience, per così dire, già “edotta”, che sceglie di seguire quella particolare diretta streaming perché fortemente motivata, e questo è un bel vantaggio in termini di successo del caster.

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I professionisti più seguiti sul web

Senza dubbio, comunque, anche in questo campo ci sono nomi d’eccezione. Sono professionisti che fanno la differenza, riuscendo a rendere avvincente le sfide più seguite e rendendole eventi da gustare dall’inizio alla fine.

In Italia, tra le figure di spicco, troviamo Ivan Grieco, detto Rampage, che ha prima intrapreso una carriera come gamer e poi nella gestione di team, per passare con successo alla cronaca dei tornei più importanti di Call of Duty e dei video giochi di stampo calcistico. Talento poliedrico, collabora anche attivamente con testate giornalistiche nazionali. In questo contesto, ricordiamo anche il noto Simone Trimarchi, uno dei pionieri di questo settore. È stato il primo professionista a commentare gli importanti eventi e-sport per l’Italia, già dal lontano 2005. E ancora, per i fan di League of Legends, il caster Terenas è ormai la voce ufficiale per tutti i tornei, sia nazionali che internazionali.

Tra gli stranieri, sempre per rimanere nell’ambito di LOL, uno dei professionisti più acclamati è Drakos, che oltre a fare il caster ha curato numerose interviste e show sul noto videogame. Una delle figure più iconiche rimane quella di Anders, al secolo Anders Blume, che ha saputo imporsi come uno dei commentatori più seguiti per Counter-Strike, oltre a fondare, con il collega Semmler, la nota agenzia di talenti Room on Fire.

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Come si diventa caster

È bene ricordare che qualsiasi competenza può – anzi deve – essere sviluppata, al di là di una naturale propensione alla comunicazione. Il fatto di essere a proprio agio davanti ad un microfono non basta. Per avere una chance di intraprendere la carriera di caster, soprattutto in un settore in continua evoluzione come questo, servono un’adeguata preparazione e un costante aggiornamento. Per farsi strada, inoltre, si devono possedere buone capacità relazionali, sia per saper trovare il modo giusto per proporsi che per coltivare proficue relazioni di business con tutti i principali player, a partire dai team. È indubbio che avere esperienza, seppure non ad altissimi livelli, come gamer, può aiutare, in quanto dona credibilità e status alla propria performance. Molti caster, inoltre, vengono dal mondo delle web radio, che rappresenta un’ottima palestra per muovere i primi passi nell’ambiente.

Dal punto di vista tecnico, è importante saper utilizzare in modo corretto gli strumenti base, come l’indispensabile microfono, così come modulare la voce e gestire i tempi – indiscutibilmente “radiofonici” – del racconto. Il vantaggio delle dirette streaming è che l’interazione degli utenti è un grande stimolo per chi è alla conduzione dell’evento live. Bisogna sapere quando è il momento di seguire gli aspetti più tecnici, quando si deve lasciare spazio all’azione e quando è il momento di “alleggerire” la narrazione con qualche aneddoto. E, soprattutto, ogni caster deve scoprire e valorizzare il proprio stile, esattamente come succede nell’ormai storica telecronaca sportiva.

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