I gatti

Due amici, da qualche anno di casa a Milano si incontrano:
– "Come va?"
– "Mah! La gatta m'ha fatto15 cuccioli, non li vuole nessuno, dove li piazzo?"
– "E buttali no?"
– "Ma sei un criminale!"
– "Ma per buttare intendo dire di lasciarli lontano da casa, magari vicino a qualche centro sportivo, dove qualcuno se li prende, o vicino a un ristorante, che si trovano da mangiare e sopravvivere. Per esempio, li porti alla Canottieri, lungo il Naviglio, e li abbandoni vicino all'ingresso". L'indomani lo richiama:
– "Ma ci credi? Son ritornati tutti stamattina! Come cazzo hanno fatto?"
– "E' un istinto! Non pr eoccuparti, portali più lontano, alla Darsena, ci vai di notte quando hanno chiuso tutti i locali della zona, e li molli." Passa un'altro giorno e ritelefona all'amico:
– "Son tornati di nuovo, non ne mancava uno! Manco avessero il satellitare!"
"Ah si? A mali estremi…Devi complicargli il percorso. Fa' come ti dico. Và fino a via Ripamonti, arrivi quasi all'incrocio con la tangenziale, giri per l'Abbazia di Chiaravalle, segui la strada che attraversa le campagne costeggiando i fossati, arrivi a Poasco, prosegui a sinistra, arrivi a San Donato, ti porti nella zona industriale, vai verso Rogoredo, ti infili in via Toffetti, passi dietro all'Ortomercato, fai tutto il viale Ungheria, incroci via Mecenate, passi sotto la tangenziale, arrivi a Ponte Lambro, in fondo alla via Rilke c'è una stradina che va negli orti, prendi il secondo sentiero a sinistra, fai la curva a esse, passi un ponticello, segui il sentiero fino alla terza baracca, giri a destra e lì c'è uno stagno dove vanno a pescare le rane. Li molli lì e te ne vai. Chiaro?"
– "Chiarissimo! Grazie, sei un genio!" Passano sette giorni e gli ritelefona:
– "Allora te ne sei liberato?"
– "Ma vaffanculo. Sono appena rientrato… se non seguivo i gatti col cazzo che tornavo a casa!"

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