Umanesimo e Rinascimento

L’umanesimo viene considerato come una ripresa degli studia humanitatis, ovvero vi è una ripresa del metodo filologico.
Il rinascimento invece, oltre allo studio letterale, vi è una grande ripresa anche nelle arti.
Durante questo periodo, accadono diversi eventi: la riforma protestante (1517), la guerra dei 100 anni, la reconquista spagnola, e successivamente il consolidarsi delle prime monarchie nazionali, la nascita della stampa, e l’invenzione della polvere da sparo.
Con il rinascimento la cultura umana viene intesa in modo totalmente diverso, nasce una nuova visione del sapere.
LA concezione del sapere medievale era basata sulla teologia, tutte le altre scienze sono "ancelle teologee", non hanno quindi una loro autonomia metodologica ed epistemologica. Le scienze rinascimentali invece vengono laicizzate e viene eliminato il legame gerarchico con la teologia (epistemica = si fonda su se stessa), è la scienza che si fonda su se stessa, senza ricorrere ad altre esterne.
Naturalmente ciò non significa che la filosofia rinascimentale è a-religiosa o anticristiana, ma semplicemente si stacca da essa.
Nel rinascimento e nell’umanesimo vi è una riscoperta delle opere di Platone, e questa rilettura di Platone avviene però in chiave cristiana. E non vi è ancora tra il platonismo e il neoplatonismo plotiniano, che invece si avrà più in avanti. E tutto viene riletto nella chiave del neoplatonismo cristiano. Poi vi son elementi dell’orfismo, etc.
I rinascimentali consideravano Platone il più artista dei filosofi, e viene poi considerato il "rivale" di Aristotele.
Marsilio Ficino è il fondatore della scuola platonica rinascimentale presso l’accademia fiorentina.
Il centro dell’aristotelismo è invece Padova, e il pensiero aristotelico si nota subito come anti-scolastico.
Si scontrano due correnti aristoteliche: il tomismo (o alessandrismo) e l’averroismo. Tutte e due queste scuola negano l’immortalità dell’anima. Gli alessandristi non credono nell’immortalità dell’anima, per gli averroisti solo l’intelleto agente è immortale.
Gli artistotelisti sono i promotori della ricerca naturalistica, al contrario dei platonici che mirano tutto in chiave religiosa e cristiana. I primi quindi tentano di spiegare la natura senza riferirsi ad elementi religiosi, ma solo naturali. Ad ogni modo, non si distaccano dalla metafisica, quindi parlano di qualità naturali, senza rifarsi a Dio, ma usando comunque elementi della metafisica.

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